I territori del lupo by Javier Marías

autore:Javier Marías [Marías, Javier]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858408117
editore: Einaudi
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

Wes McMullan uscí dal penitenziario di St Paul, Minnesota, nel 1930, dopo tre anni di reclusione. Appena fu in strada, si diresse a una stazione degli autobus e comprò un biglietto per Minneapolis. Aspettò una ventina di minuti passeggiando, guardando ogni cosa e ingozzandosi di gelati.

Wes McMullan era un tipo alto, di bell’aspetto, con i capelli biondi e grandi occhi azzurri. Era vestito con un giubbotto beige, una camicia blu scuro, pantaloni di fustagno che non gli arrivavano alle caviglie perché in parte nascosti da un paio di stivaletti bassi, e un cappello grigio a tesa larga. Il suo bagaglio consisteva in una borsa di cuoio. Aveva ventotto o ventinove anni, lo sguardo duro e la pelle abbronzata. Salí sull’autobus e si sistemò in una delle ultime file, di fianco a un’anziana signora dai capelli grigi con un cappellino ornato di fiori finti, e la aiutò a sistemare il bagaglio. In trenta minuti giunse a Minneapolis. Scese dall’autobus e si avviò a piedi. Arrivò davanti a un negozio di commestibili ed entrò.

– Buongiorno, – disse a un giovane commesso con i capelli rossi che era dietro il banco.

– Buongiorno, – rispose il commesso. – Cosa desidera?

– Lavoro, – disse Wes McMullan.

– Qui non ce n’è, amico, – disse il ragazzo.

– No? Il padrone dov’è?

– Aspetti, – rispose il ragazzo, e scomparve nel retrobottega. Wes McMullan sentí che diceva: – Signor Lathrop, c’è un tizio che cerca lavoro. Gli ho detto che non ce n’è, ma sembra che non mi creda. Vuole vederla.

Un paio di minuti dopo comparve un uomo basso e tarchiato in camicia e gilè. Guardò Wes e disse:

– Cosa vuole?

– Lavoro.

– Qui non ce n’è, e credo che in questo periodo dell’anno le sarà molto difficile trovarlo. È tutto già preso. Se fosse venuto all’inizio della stagione lo avrebbe trovato facilmente, anche qui. Il ragazzo è nuovo. L’ho preso quattro mesi fa, in gennaio.

– Già, – mormorò Wes, e aggiunse: – E dov’è che avrei piú possibilità di trovare lavoro?

– Che genere di lavoro? Cosa sa fare? – domandò Lathrop.

– Di tutto. Per me è uguale. Quello che c’è, – rispose Wes.

Il signor Lathrop si grattò la testa e disse:

– Be’, non so, vada a trovare il signor Kempner, Vernon Kempner. Ha una catena di alberghi. In realtà tutti gli alberghi della città sono suoi. Forse potrà darle qualcosa.

– Grazie, – disse Wes, e uscí. Non si era ancora rimesso a camminare quando la voce del signor Lathrop lo chiamò:

– Ehi, senta! Aspetti!

Wes rientrò pigramente.

– Cosa c’è? – chiese.

– Si intende di campagna?

– Un po’. Perché?

– I Wainscott hanno una tenuta a Onamia e hanno bisogno di un uomo. Hanno dei boschi. Sono ricchi e devono pagare bene, per giunta.

– Dov’è Onamia? – domandò Wes.

– Prenda la strada a nord se non ha i soldi per l’autobus. Passi Elk River e Milaca. Onamia è subito dopo. Lí chieda della tenuta di Lem Wainscott. È nei boschi, sopra il lago Mille. La signora Wainscott è venuta una settimana fa a comprare le provviste e il tabacco e mi ha detto che l’uomo che avevano se ne era andato.

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